La sera del 17 novembre 1987 prese avvio quella che è stata probabilmente una delle intuizioni più caratterizzanti l’episcopato di Carlo Maria Martini a Milano: la Cattedra dei non credenti.
L’iniziativa si sviluppò dal 1987 al 2002, lungo 12 edizioni e 50 incontri. Non solo ascoltare i non credenti o dialogare con loro, ma metterli “in cattedra”, per farsi interrogare da loro e dalla dinamica generata dal confronto: questa l’intuizione fondamentale alla base di una proposta che Martini stesso, nella serata inaugurale, definì “abbastanza insolita” e “un po’ provocatoria”. Una proposta che però suscitò notevole interesse e partecipazione.
Sul nostro sito è disponibile un percorso che, attingendo in particolare ai materiali multimediali dell’Archivio digitale della Fondazione, ricostruisce origini, significati, caratteristiche e contenuti principali di quell’esperienza.
La quasi totalità degli interventi sono stati raccolti nel primo volume dell’Opera Omnia, intitolato appunto Le Cattedre dei non credenti. Tra i pochi contributi mancanti c’è la relazione tenuta da Massimo Cacciari proprio il 17 novembre 1987, sul tema «Ragioni del non credere». Cacciari ha preferito non concedere il permesso per la pubblicazione scritta, mentre ha consentito alla Fondazione Martini di custodire e pubblicare l’audio del suo discorso, che può essere ascoltato qui.
Cronologia in breve