La vicenda del terrorismo e degli Anni di piombo ha segnato in profondità la storia personale e l’episcopato di Carlo Maria Martini, giunto come vescovo a Milano nel febbraio 1980, un anno che fece registrare un numero record di omicidi e attentati. Tra gli altri quelli del giudice Guido Galli (19 marzo) e del giornalista Walter Tobagi (28 maggio).

Nel volume Carlo Maria Martini e gli Anni di piombo (Ancora, 2019, prefazione di Marco Garzonio), Silvia Meroni, docente, consacrata nelle Ausiliarie diocesane di Milano, racconta come cercò di rimanere sempre accanto alle vittime, ma anche di aprire un dialogo con coloro che avevano scelto di seminare terrore, per convincerli a rinnegare la strada della violenza.

Grazie agli incontri con alcuni dei protagonisti della lotta armata, numerosi familiari delle vittime e alcuni collaboratori del Cardinale, l’autrice ricostruisce puntualmente quanto fatto e detto da Martini in quegli anni, le fatiche e i tormenti dell’arcivescovo di fronte a eventi che lo coinvolgevano profondamente e anche particolari inediti di vicende che fecero scalpore in quegli anni.

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