VIVERE LA CITTÀ

UNA COMUNITÀ OLTRE I CONFINI

1° PUNTATA

Città da incontrare, città da amare

2° PUNTATA

Città e ospitalità

3° PUNTATA

Non c’è pace senza giustizia

4° PUNTATA

Pestilenze e risorse della città

5° PUNTATA

Cittadini d’Europa, cittadini del mondo

6° PUNTATA

Milano, città ‘di mezzo’

7° PUNTATA

Dio ci ha dato una terra

Martini vede nella città la cifra essenziale dell’umano. Le città, con la loro complessità, i loro problemi, le loro disuguaglianze sono il luogo dove gli esseri umani vivono insieme. Perché la città diventi una comunità autentica è importante non temere l’imprevisto, né il nuovo, né il diverso, bensì impegnarsi attivamente per la ricerca della giustizia, al fianco dei più bisognosi. Solo così la città non si chiuderà e sarà parte di una comunità ancora più ampia che è l’Europa.

1° PUNTATA

CITTÀ DA INCONTRARE, CITTÀ DA AMARE

Nelle parole di Carlo Maria Martini Milano è una città enigmatica e complessa, che può essere conosciuta e amata solo vivendo le sue contraddizioni: i luoghi della sofferenza e quelli della speranza, l’eco assordante dei suoi rumori di superficie, le reti di amicizia, le sorprese che scaturiscono dalle sue profondità. Incontrare la città significa non aver paura dell’imprevisto.

Dall’intervento a Milano Giovani, Università Cattolica, 20 maggio 2000

Vai all’Archivio digitale per ascoltare l’audio integrale

2° PUNTATA

CITTÀ E OSPITALITÀ

La città è patrimonio dell’umanità. È insieme un luogo protettivo e aperto, dove l’identità si definisce ogni giorno a partire dal nuovo e dal diverso. Oggi, esiste la tentazione di gestire la città tenendo separate le varie componenti, la city separata dalle periferie, i palazzoni dalle villette. Ma così la città muore e viene meno al suo compito di custode di pienezza dell’umano. Le nostre città, come le nostre società, per funzionare non hanno bisogno di chiusure ma di gesti di apertura e di dedizione.

Dal Discorso al Comune di Milano, 28 giugno 2002

Vai all’Archivio digitale per ascoltare l’audio integrale

3° PUNTATA

NON C’È PACE SENZA GIUSTIZIA

La pace e la concordia, la riconciliazione e l’unità, sono i doni che ogni cittadino attende per la sua città, ma non vi è pace che non nasca nel cuore degli uomini. Questa, infatti, non è semplice assenza di conflitti, bensì una ricerca di giustizia, di eguaglianza e di attenzione attiva e responsabile per chi è maggiormente bisognoso. Quali sono allora i segni di riconciliazione che possono essere riconosciuti nella vita della nostra città?

Dal Discorso per la festa di S. Ambrogio, Basilica di S. Ambrogio, 6 dicembre 1983

Vai all’Archivio digitale per ascoltare l’audio integrale

4° PUNTATA

PESTILENZE E RISORSE DELLA CITTÀ

Martini riconosce tre forme di “pestilenza” che colpiscono le città di oggi: la violenza, la solitudine, la corruzione. Gesù ci è vicino in ogni sofferenza e in lui troviamo il volto di tutti coloro che soffrono. Gesù però ci sprona anche a rimuovere le cause di questi mali e per riuscirci non occorre stimolare non soltanto la nostra buona volontà, ma la creatività sociale e la capacità di progettare un futuro migliore.

Dalla meditazione nella Processione penitenziale con la Croce di San Carlo, Milano, 20 aprile 1984

Vai all’Archivio digitale per ascoltare l’audio integrale

5° PUNTATA

CITTADINI D’EUROPA, CITTADINI DEL MONDO

Martini guarda al futuro dell’Europa e spera nel superamento del nazionalismo per la costruzione di un’Europa federale, ovvero un’organizzazione internazionale di popoli e di cittadini che possa essere di esempio e di sprone per l’intera convivenza mondiale. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo Martini chiede agli uomini e alle donne di non aver paura di assumersi le proprie responsabilità per edificare la casa comune europea.

Dall’intervento al Convegno internazionale del Movimento federalista europeo, Università degli Studi di Milano, 26 novembre 1993

Vai all’Archivio digitale per ascoltare l’audio integrale

6° PUNTATA

MILANO, CITTÀ ‘DI MEZZO’

Il 10 febbraio del 1980 Martini arriva a Milano e si rivolge alla diocesi con un discorso semplice e familiare, per una conoscenza reciproca. Milano è stata nei primi secoli luogo di incontro tra la spiritualità occidentale e orientale, più recentemente centro di scambio tra gli stimoli del nord Europa e le genti del mediterraneo, ancora oggi una città imprescindibile per l’avvenire dell’Europa e del mondo. Per Martini, proprio a partire da questo respiro universale sarà possibile discernere ciò che va fatto per la qualità della vita, la conservazione e il miglioramento dell’ambiente, l’intesa reciproca tra tutti gli uomini.

Dal messaggio d’ingresso a Milano, piazza Duomo, 10 febbraio 1980

Vai all’Archivio digitale per ascoltare l’audio integrale

7° PUNTATA

DIO CI HA DATO UNA TERRA

Vi diedi una terra che non avevate lavorato,
abitate in città che non avete costruito
e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato
Gs 24, 13 

Martini legge, secondo il metodo della lectio divina, il brano di Giosuè 24, 8-13 che racconta l’ingresso del popolo di Israele nella terra promessa. 
La parola chiave è la terra, in ebraico, una terra che Dio ci ha affidato. Che cosa significa terra? È una parola di sintesi che racchiude il suolo coltivabile, le città come simbolo di vita civile e culturale, tutte le tradizioni umane. L’utilizzo scorretto della terra è lo sfruttamento disordinato dell’ambente, lo sfruttamento dei nostri fratelli. Come vivere quindi in maniera corretta in questo ambiente? Beati i miti, risponde Martini. Il giusto possesso della terra è assicurato dal metodo delle beatitudini: beati i miti, ovvero coloro che instaurano intorno a loro rapporti pacifici e giusti, perché erediteranno la terra.

Intervento alla scuola della parola, 12 gennaio 1989