MARTINI

NELLA CULTURA DEL SUO TEMPO

1° PUNTATA

Cattedra dei non credenti

2° PUNTATA

Scuola della parola

3° PUNTATA

Fratelli e sorelle

4° PUNTATA

Gli anni di piombo

5° PUNTATA

Farsi prossimo

6° PUNTATA

L’Europa

7° PUNTATA

Gerusalemme

8° PUNTATA

La dimensione contemplativa della vita

Un credente può avere dei dubbi? Come è possibile trovare nella Bibbia qualcosa per la vita di oggi? Ama il prossimo tuo, dice Gesù, ma chi è il mio prossimo? Quale rapporto può avere il cattolico con i credenti di altre religioni? La fede è un cammino che non esclude interrogativi, anzi li esige. Carlo Maria Martini, cardinale della Chiesa cattolica e arcivescovo di Milano fino al 2002, li pone con coraggio e suggerisce sentieri di riflessione affinché ciascuno possa trovare la propria risposta.
Martini nella cultura del suo tempo è un podcast che racconta, attraverso la voce del cardinale e di altri protagonisti, alcune delle iniziative più coraggiose e originali realizzate durante gli anni del suo servizio pastorale.

1° PUNTATA

CATTEDRA DEI NON CREDENTI

Nel 1987 Carlo Maria Martini inaugura a Milano le “Cattedre dei non credenti”. Un momento di profondo dialogo con l’altro, un’occasione in cui l’arcivescovo incontrò alcune tra le figure più importanti della cultura italiana, esponenti di diverse tradizioni di fede e di pensiero. Ripercorriamo questa iniziativa con le testimonianze dei filosofi Carlo Sini e Salvatore Natoli.

2° PUNTATA

SCUOLA DELLA PAROLA

Appena arrivato a Milano, Martini inaugurò la Scuola della parola. Sollecitato da alcuni giovani, infatti, volle creare un momento per insegnare alla diocesi a pregare a partire dal testo biblico. Una proposta che traeva ispirazione dal Concilio Vaticano II e dagli Esercizi Spirituali della Compagnia di Gesù. Un’iniziativa che incontrò non poche critiche prima di diventare appuntamento fisso per la diocesi milanese, come raccontano Pietro Bovati, Silvano Fausti e Silvia Landra.

3° PUNTATA

FRATELLI E SORELLE

Martini fu uomo di dialogo con le altre religioni e con le diverse confessioni cristiane. Incontrò l’ebraismo, anche grazie all’amicizia personale con il rabbino Giuseppe Laras, si occupò di rapporti con l’islam quando ancora il tema non aveva raggiunto le prime pagine dei giornali, mise in piedi occasioni di dialogo con tutti i cristiani europei. Ne parliamo con il teologo Brunetto Salvarani.

4° PUNTATA

GLI ANNI DI PIOMBO

Milano è stata una città sconvolta dagli anni di piombo, un quindicennio iniziato nel 1969, caratterizzato da un clima di violenza e da gravi delitti di aggressione politica. Martini fu accanto ai parenti delle vittime degli attentati e incontrò i terroristi nel carcere di San Vittore cercando di mediare tra le diverse forze presenti nella società italiana, contribuendo a superare le tensioni e creare un clima di pacificazione. Con i contributi di don Luigi Melesi, allora cappellano del carcere, e Ferruccio De Bortoli.

Per approfondire vedi:

Carlo Maria Martini e gli Anni di piombo

5° PUNTATA

FARSI PROSSIMO

“Farsi prossimo” è la lettera pastorale di Martini del 1985, che ha anche dato il nome al Convegno della diocesi di Milano del 1986, con cui il cardinale ha lanciato una riflessione sulla carità e sviluppato diverse iniziative che hanno coinvolto anche la società civile. Con i contributi di padre Giacomo Costa e don Renato Corti.

Per approfondire vedi:
https://fondazionecarlomariamartini.it/opera-omnia-farsi-prossimo/

6° PUNTATA

L’EUROPA

Martini fu presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa dal 1986 al 1993. In quegli anni osservò i grandi cambiamenti del continente, il crollo dell’Unione Sovietica e la nascita dell’Unione europea. La visione martiniana dell’Europa come una casa comune dalle molte porte e le molte finestre parla anche ai cittadini euroei del 2023. Con i contributi di Gilles Gressanì.

Per approfondire vedi:

STORIA DI UNA SCONFITTA

e

Martini Lecture 2023. L’Europa e la sua ombra: un continente di fronte alla responsabilità del futuro

7° PUNTATA

GERUSALEMME

Nel 2002, a 75 anni, Martini lasciò Milano per trasferirsi s Gerusalemme, seguendo un impulso interiore che lo spingeva verso un luogo al quale sentiva di appartenere e dove avrebbe voluto morire. Non riuscì a realizzare questo desiderio, ma la città santa rimase simbolo della Gerusalemme celeste, meta ultima dell’umanità e luogo di piena comunione con Dio.
Con il contributo di don Damiano Modena e Hana Totary-Jain.

8° PUNTATA

LA DIMENSIONE CONTEMPLATIVA DELLA VITA

La dimensione contemplativa della vita fu la prima lettera pastorale del Cardinale Carlo Maria Martini e l’argomento suscitò grande sorpresa. Come era possibile parlare di contemplazione proprio a Milano, la città conosciuta per la sua operosità? Sembrava quasi una provocazione, e lo stesso Martini ne era consapevole.
Con i contributi di mons. Franco Giulio Brambilla e mons. Erminio De Sclazi.

Per approfondire vedi:

Il cammino di un popolo