Crisi, ma cosa significa?
Leggiamo un testo di Edgar Morin.
“[…] Siamo stati chiamati a impiegare sempre più spesso la parola crisi, divenuta banale. Krisis, termine della medicina ippocratica, designava il momento in cui una malattia manifestava in modo certo i propri sintomi, cosa che permetteva la giusta diagnosi e la medicina appropriata.
La parola crisi nel nostro linguaggio contemporaneo ha preso derive in tutti i campi, compresi quelli sociali e politici, e ha anche acquisito il significato di incertezza che rende difficile la diagnosi. La parola crisi rinvia sempre a un sistema e alla sua organizzazione. È, nel senso più ampio, un incidente del sistema, di origine interna o esterna, che perturba la sua stabilità, il suo funzionamento e persino la sua esistenza. Ogni sistema, vivente o sociale, comporta regolazioni che ne mantengono la stabilità. Queste regolazioni obbediscono a processi di retroazione negativa (feedback negativo), che inibiscono le devianze garantendo così una relativa autonomia del sistema. È l’esempio del sistema di riscaldamento che, costituito da una caldaia e da un termostato, mantiene l’autonomia termica di una stanza. Se si sviluppano delle devianze (feedback positivo), esse tendono a perturbare sempre più gravemente la stabilità, l’organizzazione e alla fine disintegrano il sistema. Questa disintegrazione è fatale nei sistemi fisici. Ma nei sistemi sociali umani la tendenza alla disintegrazione può essere controbilanciata dallo sviluppo di forze innovatrici o creatrici che trasformano il sistema rigenerandolo. Così una crisi può essere regressiva, portando il sistema a riorganizzarsi su una base meno complessa di prima (per esempio, il passaggio dalla democrazia alla dittatura); può essere anche creatrice e permettere soluzioni nuove che fanno emergere qualità nuove. È per questo che una crisi può produrre il meglio, il peggio o un semplice ritorno alla stabilità anteriore dopo diversi danni”.
E. Morin, Insegnare a vivere. Manifesto per cambiare l’educazione, trad. it. di Susanna Lazzari, Raffaello Cortina, Milano, 2015, pp. 45-46.
ATTIVITÀ
Con l’aiuto dell’insegnante rifletti su quante volte senti utilizzare la parola crisi: quanti aggettivi può avere? (Per es. crisi economica, crisi ambientale…)
quale effetto provoca nel tuo vissuto il tanto parlare di crisi in tutti i campi?
Filosofia e Scienze: Krisis termine della medicina ippocratica: approfondisci la tua conoscenza di Ippocrate realizzando un power point.
- Dopo aver guardato i due video, prova a individuare il motivo per cui il primo si riferiva alle grandi possibilità, laddove il secondo sottolinea il green.
- Provate a creare voi uno spot pubblicitario (podcast, filmato, ecc…) che sappia lanciare sul mercato un prodotto green.
- Negli ultimi anni alcune aziende hanno sfruttato il concetto di sostenibilità per attirare nuova clientela (il cosiddetto greenwashing). Sei a conoscenza di questa pratica di marketing? Prova a ricercare degli esempi e a capire le motivazioni che hanno portato l’azienda in questione a compiere questa pratica scorretta.
- Suggerimenti per la valutazione: originalità, chiarezza, esposizione, modalità di ricerca.
Sfatiamo un mito!
In cinese, “crisi = pericolo + opportunità”? NON È proprio del tutto vero!